Un’altra volta prometto di parlarvi del lago grande e di Villa Laghi.
La camminata è sempre molto piacevole e in certi momenti, vi sembrerà di essere in Scozia. Tra gli alberi, se fate silenzio, potrete scorgerete tanti animali selvatici. Proprio per questo, nel dicembre del 1966 fu invitato qui a caccia il Duca Filippo d’Edimburgo, che rimase ospite per diversi giorni.
Ricordo bene l’evento, perché il marchese Luigi, amico di mio padre, invitò me, che allora avevo 22 anni, e altri due o tre giovani amici a far compagnia al proprio figlio. A ognuno di noi era stato dato il compito di presentarsi al Duca e dire soltanto in 45 secondi, in inglese: nome, cognome, università, attività sportiva, interessi ecc. Fu un attimo: il tempo di presentarsi, fare un inchino e un ufficiale scozzese della Guardia Reale, con una spallata, ci fece in un baleno arretrare rischiando di cadere sui tavoli alle nostre spalle, già apparecchiati per il vin d’honneur. Ci salvò dalla tragica caduta il buon Armando Zanetti, il cuoco di casa Medici, che poi aprì, anni dopo, il Ristorante “La vecchia Lanterna”. Un vero amico, ormai scomparso, cui sono ancora grato dell’intervento.
Se per caso Borgo Castello fosse visitabile entrate perché ne vale la pena! Le sale sono ricche di mobili e quadri. Per esempio, la camera da letto della Contessa di Mirafiori è allegra, con colori pastello inusuali e con rose e fiori dappertutto: sul soffitto a cassettoni, sui battenti delle finestre, scolpite sul camino, così come il mobilio, in legno color bianco con filetti rossi, blu ed oro con il monogramma «VE» molto indicativo…
E dopo questa passeggiata tra natura e Risorgimento, possiamo in venti minuti ritornare a casa con gli occhi pieni di bellezza e di Storia e storie da raccontare!
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